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La prima volta a Zuccheropoli
Che cosa succede se una Fatina si ritrova un giorno in un paesino immerso nel sole, al centro di una vallata fiorita, e conosce i suoi abitanti felici che si vogliono bene?
Li osserva per un po’, li convoca tutti e dice loro: “la vostra bontà verrà premiata, voi diventerete delle bustine di zucchero e avrete il compito di addolcire gli animi di tutti gli esseri umani”.
E così, sfogliando le pagine di questa fiaba, ci si ritrova tutti a Zuccheropoli, nell’incantato mondo di Zuccheropoli!
Si vive un’esperienza fantastica insieme a delle curiose e colorate bustine di zucchero che, insieme a un gruppetto di bambini, dei genitori volenterosi e un barista speciale, cercheranno di portare a termine la loro prima e importantissima missione. Non sarà semplice arrivare ai cuori induriti e tristi di quelle persone diventate così cattive e burbere.
Ce la faranno?
Un caffè e una cioccolata calda da condividere, addolciti con lo zucchero magico delle nostre bustine, uniti a un sorriso e una parola detta con il cuore, potranno davvero cambiare le cose?
Saranno sufficienti a far tornare la serenità e la gioia in quella triste città?
Splenderà di nuovo il sole nelle giornate ormai spente di quelle persone?
Per scoprirlo, basterà entrare a Zuccheropoli in punta di piedi e, pagina dopo pagina, lasciarsi catturare dalla magia…
Sarà fantastico sentirsi partecipi dell’agitazione della bustina Baldo che, dopo aver ascoltato una conversazione fra due uomini che facevano colazione, capì che era finalmente arrivato il momento di agire.
Oppure lasciarsi rassicurare dalle sagge parole della bustina Leone mentre tranquillizza i suoi amici, consigliando loro di seguire le precise indicazioni della Fatina.
Insomma, un viaggio unico da vivere con dolcezza, difficile da dimenticare…
Una fiaba da leggere a qualsiasi età.
Non solo i bambini dunque, ma anche tutti gli adulti che non hanno mai smesso di sognare un mondo migliore!
Col cuore in festa. Ieri Belitri, oggi Velletri
Cristina ama la sua città, Velletri, in maniera profonda.
Non potrebbe mai vivere in un altro posto al mondo.
Conosce quasi tutti gli abitanti, i gestori dei negozi del centro, che adora salutare perché quei volti amici la rassicurano e la fanno star bene, ma soprattutto conosce la sua Torre.
Così imponente e con una bellezza senza età. Maestosa e possente, a guardare dall’alto dei suoi 40 metri la sua Velletri.
Anche in quella splendida domenica d’autunno era lì che la guardava con gli occhi di una madre presente, orgogliosa e divertita, e non come una torre di piccoli rettangoli di silice.
Non come un qualunque campanile di stile lombardo-gotico.
No, non semplicemente così, ma…
In modo speciale!
Cristina, passeggiando tra le vie in festa della sua città, si sofferma dunque a pensare che nel lontano 1353 il sole si rifletteva già sulle sue 32 finestre!
Assaporando la magica atmosfera che sempre la coglie durante quei momenti, attendendo l’arrivo del proprietario di una bancarella in cui ha trovato un oggetto che le interessa, per caso ascolta la storia di Marozia e Lodovica, due giovani donne che hanno vissuto nella Belitri (Velletri) del 1352.
Si ritroverà catapultata nella loro vita e nella loro quotidianità, insieme a Carlo e Alberico.
Sarà partecipe del dolore del signor Edoardo per la malattia della sua amata Leonora.
Si emozionerà guardando gli occhi di Martino mentre abbraccia per la prima volta i suoi figli.
Apprezzerà il coraggio di Assunta e Belisaria mentre lottano per cercare la verità, sfidando anche le regole e infrangendo i divieti imposti da Silvino.
Alla fine, nelle loro avventure ritroverà parte di sé, del suo amore per Luca e della sua amicizia per Farah?
Può il passato divenir similare al presente?
Per scoprirlo basterà prendere per mano Cristina e passeggiare insieme lei, lasciandosi trasportare nel suo mondo e nelle sue emozioni.
Terrazza Vista Lago. Il viaggio di una vita
Circondata da una meravigliosa atmosfera estiva, Monica si ritrova finalmente su quel treno; un viaggio pianificato da tempo nei minimi dettagli.
Chilometro dopo chilometro, analizzando la sua vita e i suoi sogni, lei scopre la magia di entrare in sintonia con altre anime che stanno percorrendo il loro tratto di vita tra emozioni, gioie, paure e amore.
Come ci si può ritrovare cambiati completamente dopo solo pochi giorni di vacanza?
Come si può sconvolgere la propria esistenza ed entrare nel cuore di tante persone in così poco tempo?
Monica scoprirà che è possibile…
Ma soprattutto lo hanno scoperto gli utenti del Blognovel di Eventitrentino che nel 2010 hanno seguito con ansia lo sviluppo della trama insieme a Rossella.
Hanno atteso, puntata dopo puntata, l’evolversi degli eventi e le avventure di Monica nella prima edizione online del romanzo e hanno aiutato l’autrice ad arrivare fino in fondo alla storia, attraverso i loro commenti e consigli.
Questi preziosi contenuti sono stati poi riportati anche nella versione cartacea del libro, che rendono la lettura molto piacevole e intrigante.
Un viaggio da affrontare insieme alla protagonista per ritrovarsi in Trentino, in quelle località meravigliose intorno al lago di Garda, quali Torbole e Riva del Garda, ma soprattutto per giungere nell’anima di Monica.
Per ritrovarsi in quella stanza insieme a Sandra e vedere la paura, ormai certezza, negli occhi di una madre.
Per rispondere alla domanda di Ivano, a margine del capitolo 35, in cui, leggendo la puntata online, gli viene in mente il film Sliding Doors. Chissà se anche Sandra e Monica si incroceranno senza vedersi e se il loro destino cambierà per una coincidenza?
E poi, come ribadisce la collega scrittrice Lara Zavatteri a margine del capitolo 3, il tempo del viaggio è uno dei più esplorati della letteratura. Un viaggio come un’occasione, ma anche, metaforicamente, un viaggio per conoscere meglio se stessi.
Era il tempo delle castagne…
È il 30 Ottobre e questo è un giorno molto speciale per Maila. In serata, infatti, è stata organizzata la presentazione della sua prima raccolta poetica; quanto ha atteso questo momento! Scriveva da bambina, scriveva da adolescente, scrive oggi da adulta e scrive di tutto, poesie, racconti, romanzi.
Negli ultimi tempi, fortunatamente, la sua vita sembra aver preso una direzione molto positiva: dopo aver abbandonato un impiego nient’affatto appagante e dove per giunta veniva spesso maltrattata, è riuscita a trovare un lavoro come insegnante di danza, che, assieme alla scrittura, è la sua più grande passione. E ora che il sogno di vedere pubblicato il suo primo libro è diventato realtà non c’è da stupirsi che si senta un po’ agitata. Perfino le condizioni meteorologiche sembrano riflettere il suo stato d’animo, quando, imbottigliata nel traffico, si trova a percorrere i pochi chilometri che la separano da casa sotto la pioggia e con una lentezza esasperante.
Questo è il tempo delle castagne, si ripete Maila inchiodata in macchina sulla Via dei Laghi, nello splendido territorio dei Castelli Romani, alle prese con un temporale fuori dell’ordinario e un cellulare senza campo. E’ un vecchio ritornello che salta fuori dai ricordi d’infanzia e che l’accompagna in un pomeriggio difficile in cui sembra possibile tutto e il contrario di tutto.
E così, mentre la natura attorno a lei è scossa dal temporale, la sua anima è agitata dai ricordi. I giorni sereni della sua infanzia sembrano rivivere nei colori e nei profumi dell’autunno, ma il pensiero di Mattia, l’unico figlio dei suoi migliori amici, e della sua felicità spezzata torna cocente a riaffacciarsi nella sua mente…
Innumerevoli colpi di scena, riflessioni dure e coraggiose sulla vita, la voglia di andare avanti, nonostante tutto, e il coraggio di aspettarsi sempre il meglio e di vedere il lato positivo della vita.
“Ogni cosa accade per una ragione ben precisa, e l’amore e la gioia di vivere sono ciò che ci fa andare avanti.”
Una camelia per Cristina. Ritorno a Belitri
Rossella con questo libro comunica ai suoi lettori che se conoscono già Cristina, perché hanno letto ‘Col cuore in festa. Ieri Belitri, oggi Velletri’, anche stavolta si troveranno a vivere un’avventura insieme a lei nella splendida cittadina di Velletri, e che Belitri avrà di nuovo un ruolo importantissimo nella storia.
A quelli invece che non conoscono ancora la protagonista, augura che possa prendere loro la mano, catturare il cuore e portarli a spasso tra le stradine in festa della sua città, ma soprattutto della sua anima.
Questo romanzo infatti prosegue il racconto iniziato nel primo romanzo, di un sorprendente viaggio indietro nel tempo, alla scoperta di una realtà per certi aspetti già conosciuta ma per altri totalmente nuova.
Un’ambientazione stavolta completamente diversa. Cristina infatti si ritrova a vivere la sua Velletri durante la 17° edizione della Festa delle Camelie.
Un bellissimo fiore questo che significa molto per la cittadina in provincia di Roma e che pare fosse arrivato in Italia dall’estremo oriente, ma non si sa esattamente come e quando.
Cristina quindi, immersa come il solito nei suoi pensieri, circondata da splendide camelie colorate, prova a immaginare chi a Velletri avesse coltivato il primo esemplare e si perde nelle sue fantasie…
La protagonista e gli altri personaggi respirano un’inconfondibile aria primaverile che entra prepotentemente anche nelle pagine del libro e dona una sensazione di rinascita e di cambiamento nelle cose e nelle persone.
«Fai piano!».
Cristina udì una voce alle sue spalle che aveva sussurrato quelle parole, così si voltò:
«Ma chi è?» disse, cercando di capire chi avesse parlato.
«Sono io» rispose una ragazza sottovoce, facendole segno con la mano di parlare piano.
«Io chi?».
«Ma come, non mi riconosci?» disse la ragazza, ancora sottovoce.
«Oh mio Dio!» balbettò Cristina, fissando quel volto e guardandosi intorno per capire cosa le stesse succedendo: il paesaggio era cambiato improvvisamente…